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Cancellieri: oggi il voto in Aula. Letta 'Sfiducia alla Cancellieri e ' sfiducia al Governo'

Cancellieri: oggi il voto in Aula. Letta 'Sfiducia alla Cancellieri e ' sfiducia al Governo'

Autore: Neri Riondino - Redazione Politica
Data: 20/11/2013 11:56:14

Il Guardasigilli Annamaria Cancellieri ha avuto oggi a Montecitorio un breve incontro con il presidente del Consiglio Enrico Letta e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.

Alle 10,30 è iniziata la discussione sulla mozione di sfiducia che è stata presentata dal M5S contro il guardasigilli in relazione alle sue telefonate private sul caso Giulia Ligresti. Letta ieri aveva dichiarato: «Sfiducia a lei è sfiducia al governo» 

Non appena iniziata la seduta in Aula il deputato M5S Tancredi Turco ha illustrato la mozione: «Non si tratta di problema giudiziario o procedurale: il nodo è politico e verte sul concetto di giustizia, che deve essere uguale per tutti: ricchi e poveri, amici di famiglia e sconosciuti. Lei non può promettere un impegno personale ad amici suoi né di dire così non è giusto andando ad inficiare l’operato di magistrati. La Cancellieri è già stata sfiduciata dai cittadini».

Iscritti a parlare anche Fabrizio Cicchitto per il Nuovo centrodestra, Renato Brunetta per Forza Italie e Guglielmo Epifani Pd.

La prima chiama del voto non è attesa prima delle 13.30.

Pd in alta tensione. «I miei compagni di partito hanno deciso diversamente, accogliendo l’ennesimo, impolitico, ricatto: o così, o nulla», ha dichiarato Pippo Civati candidato alla segreteria del Pd commentando l'approvazione del gruppo Pd alla linea intrapresa dal premier Letta a difesa del ministro Cancellieri.

Civati si lamenta poi - attraverso il suo blog - dell'attacco ricevuto da Gianni Cuperlo:  "Ha usato parole di disprezzo per la mia iniziativa, supportata da 15 parlamentari tra Camera e Senato.  La Cancellieri rimarrà al suo posto, tra gli applausi di Cuperlo e di tre quarti del gruppo Pd. Persone che non hanno votato Prodi e che nemmeno lo dicono, poi fanno lezioni di correttezza agli altri. Il Pd si merita un altro gruppo dirigente. Persone che non facciano gli stronzi con le minoranze quando sanno di essere maggioranza (e quando sanno di avere la platea favorevole: che tristezza), che non facciano i prepotenti con chi non la pensa come loro, e tutto quello che gli dice chi comanda. Che non ti attacchino con palesi falsità nei congressi come chi non ha alcun interesse a riconoscere il valore del pluralis


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